1,3-dicloropropene

Ultimo aggiornamento: 08/06/2020

Codice CAS
542-75-6
Numero EINECS
208-826-5
Classe IARC
2B
Formula bruta
C3H4Cl2
Famiglia chimica
Organoalogenati
Classificazione CLP
Sinonimi

1,3-dichloro-1-propene; 1,3-dichloro-2-propene; 1,3-dichloropropene; 1,3-dichloropropylene; 1,3-d; 3-chloroallyl chloride; 3-chloropropenyl chloride; Alpha,gamma-dichloropropylene; Dcp; Gamma-chloroallyl chloride; Telone 11; Telone; 1-Propene, 1,3-dichloro.

Organi bersaglio

Non ci sono dati sufficienti per valutare la cancerogenicità nell'uomo. Nel topo la somministrazione orale produce tumori della vescica, del polmone e dello stomaco; nel ratto tumori del fegato e dello stomaco. L'esposizione per inalazione provoca nel topo un aumento dell'incidenza di adenomi broncoalveolari.

Utilizzi della sostanza

Utilizzato nelle sintesi organiche -Nematocida -Fumigante del suolo per le seguenti colture: cotone, vite, canna da zucchero, patate, tabacco ed altri vegetali

Elenco lavorazioni collegate
Riscontri
LavorazioniLetteraturaCampionamentiRegistri di patologiaSIREPDitte e addetti
Industria dei prodotti chimici inorganici ed organici.   
Industria dei prodotti tossici e corrosivi.   
Lavorazione del terreno.   
Lavorazioni agricole particolari.   
Produzione di prodotti fitosanitari.   
Grafici ditte e addetti
Valori Limite di Soglia
Threshold Limit Value (TLV)

TWA 5 mg/m³, cute (OSHA). 10 h-TWA 5 mg/m³, cute (NIOSH).

Riferimenti bibliografici

Monografie IARC Vol. 71 (1999); Vol. 41 (1986); Suppl. 7 (1987).
Hazardous Substances Data Bank (HSDB).
American Conference of Governmental Industrial Hygienists. Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices. Cincinnati, OH 2019.

Note aggiuntive

La CEE associa alla classificazione le seguenti note: NOTA D: Talune sostanze che tendono spontaneamente alla polimerizzazione o decomposizione si riscontrano generalmente sul mercato sotto forma stabilizzata. E’ appunto sotto questa forma che sono elencate nell’allegato I della presente direttiva. Tuttavia, tali sostanze sono a volte immesse in commercio sotto forma non stabilizzata. In questo caso, il fabbricante o qualsiasi altra persona che le immette in commercio deve specificare sull’etichetta il nome della sostanza seguito dalla dicitura “non stabilizzata”. Esempio: acido metacrilico (non stabilizzato). NOTA C: Alcune sostanze organiche possono essere commercializzate sia in forma isomerica specifica, sia come miscela di più isomeri. Pertanto nell’allegato I viene talvolta utilizzata una denominazione generale del tipo: “xilenolo”. In questo caso, il fabbricante o qualsiasi altra persona che immette tale sostanza sul mercato deve specificare sull’etichetta se si tratta di un isomero specifico a) o di una miscela di isomeri b). Esempi: a) 2,4-dimetilfenolo; b) xilenolo (miscela di isomeri).

Questa pagina è stata utile?
  No
  Poco
  Abbastanza
  Molto
Non sono un robot (obbligatorio)