Non ci sono dati sufficienti per valutare la cancerogenicità nell'uomo. E' cancerogena in tutte le specie animali testate (topo, ratto, criceto, coniglio, cavia e gatto) in seguito a somministrazione orale, intraperitoneale, sottocutanea e endovenosa. Ha un evidente effetto cancerogeno sulla vescica urinaria ma produce anche tumori dell'esofago, del fegato, delle vie respiratorie, dello stomaco, dell'intestino nonché leucemie.