Non ci sono dati sufficienti per valutare la cancerogenicità nell'uomo. La sostanza è stata testata per la cancerogenicità sul topo e sul ratto per via inalatoria. Produce angiosarcomi epatici e adenomi alveolo-bronchiali nei topi di entrambi i sessi, tumori mammari nelle femmine e adenomi delle ghiandole di Harder nei maschi. Nei ratti produce angiosarcomi epatici e tumori della ghiandola Zymbal in animali di entrambi i sessi ed un aumento dell'incidenza di adenomi e carcinomi epatocellulari nelle femmine.
Viene usato principalmente nella produzione di polivinil fluoruro ed altri fluoro polimeri. Polivinfluoruri sono usati come rivestimenti protettivi per le costruzioni residenziali e industriali. I polimeri laminati con vari tipi di plastica sono usati come rivestimenti protettivi per pareti, tubi, apparecchiature elettriche e cabine di pilotaggio. Nei paesi dell'Unione Europea si stima che nel 1991 venivano usate circa 3600 tonnellate della sostanza (Environmental Chemical Data and Information Network, 1993).