Cloroprene

Ultimo aggiornamento: 08/07/2022

Codice CAS
126-99-8
Numero EINECS
204-818-0
Classe IARC
2B
Formula bruta
C4H5Cl
Famiglia chimica
Organoalogenati
Classificazione CLP
Sinonimi

Chloroprene; 2-chloro-1,3-butadiene; 2-chlorobutadiene; Beta-chloroprene.

Organi bersaglio

Non ci sono dati sufficienti per valutare la cancerogenicità nell'uomo. In studi condotti su topi e ratti si è osservato un aumento di neoplasie in vari distratti: polmone, sistema circolatorio, ghiandola di Harderian, ghiandola mammmaria, fegato, rene, pelle, ghiandola di Zymbal, cavità orale, tiroide.

Utilizzi della sostanza

Produzione di elastomeri speciali tra cui il policloroprene e lattice di policloropropene. Gli articoli derivanti dalla vulcanizzazione del policloroprene includono: isolanti elettrici, rivestimenti protettivi, manichette, nastri trasportatori, cinghie di trasmissione, materiale adesivo, scafandri per palombari, calzature. I lattici di policloropropene sono usati per artcoli da immersione, schiuma da lattice, leganti per fibre e adesivi.

Elenco lavorazioni collegate
Riscontri
LavorazioniLetteraturaCampionamentiRegistri di patologiaSIREPDitte e addetti
Lavorazione della gomma greggia.   
Lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti.   
Produzione di gomma sintetica.   
Riparazione di articoli in gomma naturale e sintetica.    
Grafici ditte e addetti
Valori Limite di Soglia
Threshold Limit Value (TLV)

TWA 90 mg/m³, cute (OSHA). 15 Min Ceiling 3.6 mg/m³ (NIOSH)

Riferimenti bibliografici

Monografie IARC Vol. 71 (1999); Vol. 19 (1979); Suppl.7 (1987).
Hazardous Substances Data Bank (HSDB).
American Conference of Governmental Industrial Hygienists. Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices. Cincinnati, OH 2019.

Note aggiuntive

La CEE associa alla classificazione di cancerogenecità la seguente nota: NOTA D: Talune sostanze che tendono spontaneamente alla polimerizzazione o decomposizione si riscontrano generalmente sul mercato sotto forma stabilizzata. È appunto sotto questa forma che sono elencate nell'allegato I della presente direttiva. Tuttavia, tali sostanze sono a volte immesse in commercio sotto forma non stabilizzata. In questo caso, il fabbricante o qualsiasi altra persona che le immette in commercio deve specificare sull'etichetta il nome della sostanza seguito dalla dicitura "non stabilizzata". Esempio: acido metacrilico (non stabilizzato).

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