Non ci sono dati sufficienti per valutare la cancerogenicità nell'uomo. In studi condotti su topi e ratti si è osservato un aumento di neoplasie in vari distratti: polmone, sistema circolatorio, ghiandola di Harderian, ghiandola mammmaria, fegato, rene, pelle, ghiandola di Zymbal, cavità orale, tiroide.
Produzione di elastomeri speciali tra cui il policloroprene e lattice di policloropropene. Gli articoli derivanti dalla vulcanizzazione del policloroprene includono: isolanti elettrici, rivestimenti protettivi, manichette, nastri trasportatori, cinghie di trasmissione, materiale adesivo, scafandri per palombari, calzature. I lattici di policloropropene sono usati per artcoli da immersione, schiuma da lattice, leganti per fibre e adesivi.
La CEE associa alla classificazione di cancerogenecità la seguente nota: NOTA D: Talune sostanze che tendono spontaneamente alla polimerizzazione o decomposizione si riscontrano generalmente sul mercato sotto forma stabilizzata. È appunto sotto questa forma che sono elencate nell'allegato I della presente direttiva. Tuttavia, tali sostanze sono a volte immesse in commercio sotto forma non stabilizzata. In questo caso, il fabbricante o qualsiasi altra persona che le immette in commercio deve specificare sull'etichetta il nome della sostanza seguito dalla dicitura "non stabilizzata". Esempio: acido metacrilico (non stabilizzato).