Sinonimi
4-{bis[4-(dimethylamino)phenyl]methylidene}-N,N-dimethylcyclohexa-2,5-dien-1-iminium chloride; CI Basic Violet 3; CI 42555; basic violet; crystal violet; methyl violet 10B.
Organi bersaglio
L'esposizione a violetto di genziana, negli studi effettuati su topi e ratti, ha causato un aumento nell'incidenza di neoplasie maligne in entrambi i sessi di tutte e due le specie.
La somministrazione nel mangime ha prodotto un aumento statisticamente significativo di incidenza di carcinoma epatocellulare in topi di entrambi i sessi e nelle femmine un aumento di incidenza di sarcoma istiocistico della vescica urinaria, delle ovaie, dell'utero e della vagina.
Anche nei ratti, l'esposizione a violetto di genziana in utero, seguita da esposizione durante la fase di lattazione e poi di somministrazione nel mangime, ha comportato un aumento statisticamente significativo di incidenza di adenocarcinoma della tiroide nei maschi e nelle femmine, e di leucemia a cellule mononucleate nelle femmine.
Non esistono dati sufficienti per determinare l'effetto cancerogeno sull'uomo.
Regolamento REACH
- La sostanza è stata inclusa nella "Candidate List" delle sostanze potenzialmente soggette al processo di autorizzazione.
Data di inclusione: 18/06/2012
Utilizzi della sostanza
Il violetto di genziana è in uso da più di un secolo come colorante o pigmento. La sostanza viene utilizzata per tingere numerosi tessuti tra cui seta, cotone, lana e nylon, come colorante per carta e come pigmento per penne a sfera e inchiostro per stampanti, vernici, plastica, benzina, olio e cera. Viene utilizzato in chirurgia come colorante per marcare la pelle ed in laboratori clinici e batteriologici perché permette di distinguere batteri Gram-positivi da Gram-negativi; viene utilizzato anche per identificare il pH delle sostanze.
Il violetto di genziana possiede anche proprietà antibatteriche, antimicotiche e antielmintiche. E' efficace contro i batteri Gram-positivi, tra cui Staphylococcus aureus e Streptococco, ed è stato utilizzato per il trattamento di eczemi, impetigine e per prevenire le infezioni e favorire la guarigione di ferite, ustioni o infiammazioni risultanti dalla radioterapia nonchè nel trattamento dei monconi ombelicali dei bambini.
Trova applicazione anche in medicina veterinaria: è stato utilizzato nell'alimentazione del pollame per inibire la crescita di muffe e funghi, come trattamento topico per infezioni batteriche e fungine della pelle e degli occhi nel bestiame e come trattamento per infezioni fungine e parassitarie nei pesci.
Il suo utilizzo è limitato in acquacoltura, è comunemente utilizzato come trattamento per le malattie nei pesci d'acquario. Il violetto di genziana è anche usato negli spray aerosol, in combinazione con antibiotici o insetticidi, per il trattamento delle malattie della pelle e degli zoccoli degli animali.
Elenco lavorazioni collegate
Riferimenti bibliografici
Monografia IARC n. 129 (2022)