Col termine fuliggini si intende una miscela di vari tipi di particolato carbonioso, catrami organici, resine e materiale inorganico refrattario. Derivano dalla combustione incompleta di prodotti contenenti carbonio (legno, olio combustibile, olio esausto, carbone, carta, plastica, rifiuti domestici); la loro composizione è molto variabile ed è legata al materiale di partenza e alle specifiche condizioni di combustione. La frazione organica può essere estratta con solventi organici e consiste principalmente di composti policiclici aromatici e loro derivati. La componente inorganica comprende ossidi, sali, metalli, composti solforati e azotati, acqua.
Non vengono prodotte commercialmente ed hanno un uso limitato; sono state utilizzate nell'industria metallurgica (per il recupero della frazione metallica) e in orticultura (come fertilizzanti).
L'inalazione, l'ingestione e il contatto dermico rappresentano per l'uomo le principali vie di esposizione. Sono potenzialmente esposti gli spazzacamini, il personale addetto agli impianti di riscaldamento, alle operazioni di demolizione e di posa dei materiali isolanti, agli impianti metallurgici; i muratori, i vigili del fuoco, gli orticultori e tutti coloro che lavorano dove viene bruciato del materiale organico.