Sono stati realizzati più di 100 studi, sia caso-controllo, sia di coorte per indagare la relazione tra il DDT e l’insorgenza di tumori. Ad oggi, gli studi più rilevanti riguardano l’associazione con il cancro al fegato, al testicolo e con il linfoma non-Hodgkin. Tuttavia le prove fornite da questi studi sono ancora limitate. Numerosi studi sperimentali condotti su topi, ratti e criceti (la maggior parte con somministrazione orale) forniscono prove sufficienti negli animali da esperimento a favore della cancerogenicità del DDT e dei suoi metaboliti. Dodici studi condotti sui topi hanno dato risultati positivi per siti tumorali multipli, con un incremento dei tumori del fegato sia benigni sia maligni e di linfoma. Nei ratti si registra un incremento dei tumori al fegato, mentre nei criceti l’incremento riguarda l’adenoma della corteccia surrenale.