Cloroalcani (c10-c13)

Ultimo aggiornamento: 24/11/2022

Codice CAS
85535-84-8
Numero EINECS
287-476-5
Classe IARC
2B
Formula bruta
C(x) H(2x-y+2) Cl y
Famiglia chimica
Organoalogenati
Classificazione CLP
Sinonimi

Alkanes, c10-c13, chloro.

Organi bersaglio

Non ci sono dati sufficienti per valutare la cancerogenicità nell'uomo. La somministrazione per via orale induce nei topi di entrambi i sessi tumori epatocellulari, nei maschi carcinomi alveolo/bronchiali, nelle femmine tumori della tiroide.

Regolamento REACH
  • La sostanza è stata inclusa nella "Candidate List" delle sostanze potenzialmente soggette al processo di autorizzazione.
    Data di inclusione: 28 ottobre 2008

Documentazione di supporto prodotta dall'ECHA (European Chemical Agency).

Utilizzi della sostanza

Utilizzati come plastificanti per polivinilcloruro (PVC) e alcuni tipi di plastiche, come additivi ritardanti di fiamma per gomme e plastiche morbide (in particolare questo tipo di utilizzo riguarda le cloroparaffine aventi grado di clorurazione di circa il 70%). Le cloroparaffine con catena C10-C13 sono caratterizzate da una buona resistenza all'acqua e agli agenti chimici, bassa infiammabilità e resistenza alle abrasioni, sono quindi utilizzate come plastificanti per pitture e come componenti di leganti.

Elenco lavorazioni collegate
Riscontri
LavorazioniLetteraturaCampionamentiRegistri di patologiaSIREPDitte e addetti
Industria dei prodotti chimici ottenuti prevalentemente con un processo di distillazione.   
Industria petrolchimica.   
Lavorazione della gomma greggia.   
Lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti.   
Produzione di gomma sintetica.   
Produzione di inchiostri, gomma arabica, colle, prodotti per tipografie.   
Produzione di pitture e vernici.   
Produzione di polimeri sintetici ed artificiali.   
Riparazione di articoli in gomma naturale e sintetica.    
Grafici ditte e addetti
Riferimenti bibliografici

Monografie IARC Vol. 48 (1990)

Note aggiuntive

Solo le cloroparaffine aventi catena con lunghezza media pari a dodici atomi di carbonio (C12) e un grado di clorurazione medio di circa il 60% sono possibili cancerogeni per l'uomo. Con il regolamento (UE) n. 519/2012 della Commissione, del 19 giugno 2012, che modifica il regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli inquinanti organici persistenti per quanto riguarda l'allegato I , sono state aggiunte le paraffine clorurate a catena corta (in appresso "SCCP") all'allegato I del regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/CEE . La produzione, l'immissione sul mercato e l'uso delle SCCP sono quindi vietati, fatte salve alcune esenzioni specifiche. La voce 42 dell'allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006, che limita due impieghi delle SCCP ora vietate ai sensi del regolamento (CE) n. 850/2004, è divenuta superflua e va pertanto soppressa.

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