Non si hanno dati per valutarne la cancerogenicità nell’uomo. In uno studio realizzato sui ratti e sui topi durato due anni è stata somministrata la sostanza per via inalatoria e si è visto un aumento dell’incidenza di adenoma epatocellulare e di adenoma e carcinoma epatocellulare combinati sia nei topi maschi sia nelle femmine, di adenoma del tubulo renale e di carcinoma e adenoma del tubulo renale combinati nei ratti di sesso maschile. Causa, inoltre, due tumori maligni renali mesenchimali molto rari nei ratti di sesso femminile esposti ad alte dosi della sostanza. I tumori del rene raramente insorgono in maniera spontanea negli animali da esperimento.
La sostanza è usata principalmente come denaturante e solvente nei prodotti cosmetici, nell’alcol denaturato e come eccipiente nei farmaci. E’ anche usata come componente di fragranze sintetiche e di adesivi presenti in articoli usati per l’imballaggio. E’ anche considerata un eccellente solvente per le resine usate nella produzione di rivestimenti di superfici ed è largamente usata nella produzione di pneumatici. Infine viene impiegata anche come solvente per vernici e lacche.
TWA 20 ppm STEL 75 ppm A3; BEI URT irr, dizzines; headache
ACGIH: Metilisobutil chetone nelle urine, f.t. 1 mg/l.
8h-TWA: 83 mg/m³ (20 ppm). STEL: 208 mg/m³ (50 ppm). (D.Lgs. 4/9/2024 n. 135 - Attuazione Direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio. All. XXXVIII)