Miscele di policoloribifenili (incluso il 3,3’,4,4’,5-pentaclorobifenile) sono stati prodotti per fini commerciali a partire dalla fine degli anni 20 fino alla fine degli anni 70, quasi esclusivamente per essere usati nell’industria elettrica, come additivi per fluidi dielettrici per condensatori e trasformatori, fluidi per scambio termico, fluidi per circuiti idraulici, lubrificanti e oli da taglio. I PCB erano usati anche come additivi in vernici, pesticidi, carte copiative, adesivi, sigillanti, ritardanti di fiamma e fissanti per microscopia.
La produzione di PCB si è interrotta alla fine degli anni 70 quando ci si è accorti dell’accumulo nell’ambiente. Tuttavia, nonostante non siano più prodotti continuano ad essere rilasciati da materiali durante l’uso o lo smaltimento. Si possono generare anche come sottoprodotti nella sintesi di prodotti chimici.
A causa della loro lipofilicità e resistenza alla degradazione possono accumularsi nell’ambiente