Sinonimi
diesel engine; diesel fuel.
Caratteristiche generali
Il motore diesel, e il relativo combustibile necessario al suo funzionamento, prendono il loro nome da Rudolf Diesel, l'ingegnere tedesco che ha realizzato con successo il suo primo motore nel 1897 (Lane, 1980).
I combustibili diesel sono sensibilmente meno volatili rispetto la benzina; essi sono classificati come distillati medi e sono più densi della benzina, fornendo così, rispetto ad essa, più energia per unità di volume.
La “US Chemical Substances Inventory under the Toxic Substances Control Act” definisce i combustibili diesel come: "combinazione complessa di idrocarburi prodotta dalla distillazione di petrolio greggio".
Queste sostanze, in generale, sono una complessa mistura di alcani, cicloalcani e idrocarburi aromatici con un numero di carboni compreso tra C9 e C28 e una temperatura di ebollizione compresa tra 150 e 390°C (CONCAWE, 1985).
Utilizzazione ed Esposizione Occupazionale.
L'esposizione al combustibile diesel, attraverso la pelle e per inalazione, possono verificarsi durante la sua produzione, stoccaggio e distribuzione e uso come pure durante la manutenzione dei motori diesel.
In particolare l’esposizione occupazionale è stata associata alle seguenti operazioni (CONCAWE, 1985): processi manuali di riempimento e svuotamento serbatoi; bunkeraggio di marine diesel che comportala movimentazione manuale di scarico linee; vendita al dettaglio nelle stazioni di rifornimento; riparazioni di serbatoi ad immersione, di pompe e di tubazioni; pulitura dei filtri nelle raffinerie, nei terminali di distribuzione e nei depositi; ispezioni, riparazioni e pulizia dei serbatoi; costruzione, riparazione, manutenzione e collaudo di motori diesel o apparecchiature ad iniezione e sistemi a combustione; campionamenti di routine e manipolazione degli olii diesel in laboratorio; pratiche in cui i gasoli sono utilizzati come agenti detergenti o come solventi.
A causa della loro bassa volatilità, alle normali temperature i combustibili diesel dovrebbero generare dei vapori solo a basse concentrazioni, tranne in spazi ristretti.
Ad alte temperature i vapori prodotti potrebbero avere concentrazioni significative e, come nel caso degli olii combustibili residui, potrebbero sviluppare solfuro d’idrogeno gassoso (CONCAWE, 1985). Non sono stati pubblicati ulteriori dati quantitativi sui livelli d’esposizione a combustibili diesel.
Tossicità: sperimentazione animale.
Un campione di carburante diesel marino è stato utilizzato per testare la cancerogenicità in un ceppo di topi tramite applicazione cutanea, ottenendo come risultato la produzione di alcune cellule squamose, carcinomi e papillomi sul sito di applicazione negli animali di entrambi i sessi e alcuni carcinomi adiacenti alla regione inguinale nei maschi.
Tossicità: dati sull'uomo
In uno studio caso-controllo di cancerogenesi in vari siti, non vi è stata evidenza di un aumento del rischio di carcinoma del polmone con cellule squamose in uomini che, secondo le stime, hanno avuto notevole esposizione a gasolio.
Non vi è stato neanche l'indicazione di un aumento del rischio per il cancro della prostata. Non è stato fatto nessun tentativo per separare gli effetti della combustione dei prodotti da quelli dell’esposizione a gasolio stesso.
Inalazione o ingestione del carburante diesel porta ad acuti e persistenti danni ai polmoni nell’uomo.
Non è disponibile nessun altro tipo di studi specificamente costruiti per una valutazione genetica dei relativi effetti d’esposizione sull'uomo.
In generale: sussiste una INADEGUATA EVIDENZA di cancerogenicità nell’uomo esposto a combustibili diesel e sussiste una LIMITATA EVIDENZA di cancerogenicità negli animali di laboratorio esposti a diesel marino.