Sinonimi
cadmium and cadmium compounds.
Caratteristiche generali
Il cadmio si trova in concentrazione bassa nella crosta terrestre, principalmente sotto forma di solfuri misti contenenti anche lo zinco. Sin dall’inizio del XX secolo è stato prodotto e utilizzato per molteplici applicazioni, leghe e composti. I più importanti composti del cadmio sono: l’ossido di cadmio (utilizzato nelle batterie, come intermedio e catalizzatore e nell’elettrodeposizione), solfuro di cadmio (utilizzato come pigmento), solfato di cadmio (usato come intermedio nell’elettrodeposizione) e lo stearato di cadmio (utilizzato come stabilizzante per la plastica). L’esposizione in ambiente di lavoro al cadmio e ai composti del cadmio avviene quasi sempre nella forma di polveri e fumi aerodispersi. Le lavorazioni che comportano maggiore esposizione al cadmio e ai composti del cadmio comprendono la sua produzione e raffinazione, la produzione di batterie nichel-cadmio, la produzione e formulazione di pigmenti, la produzione di leghe, rivestimenti meccanici, fusione dello zinco, saldatura, produzione di polivincloruro e trattamenti galvanici. Sebbene i livelli siano diversi a seconda della lavorazione, l’esposizione occupazionale al cadmio e ai suoi composti è diminuita notevolmente negli ultimi anni. La concentrazione di cadmio nelle urine e nel sangue è inferiore nella popolazione non esposta per motivi professionali, tuttavia vi può essere una concentrazione residua dovuta a fumo di sigaretta e all’ingestione di alcuni cibi provenienti da aree contaminate.
Numerosi studi epidemiologici hanno riscontrato un eccesso di mortalità per cancro al polmone fra i lavoratori esposti al cadmio e ai composti del cadmio. In tutti gli studi erano presenti alte fattori quali ad esempio l’arsenico che possono incrementare il rischio di sviluppare tumore al polmone. Altri studi più recenti non hanno eliminato definitivamente l’arsenico come fattore confondente, ma hanno confermato che l’esposizione al cadmio è associata all’insorgenza di tumore polmone. Alcuni studi di coorte hanno anche riscontato un eccesso di mortalità per tumore della prostata, tuttavia quelli più recenti non hanno confermato questa osservazione. Ulteriori studi (caso controllo e studi di distribuzione geografica) suggeriscono un’associazione tra esposizione a cadmio e tumore della prostata, del rene e della vescica.
La revisione degli ultimi studi, effettuata dalla IARC nel 2011, individua il polmone come organo bersaglio per cui l'evidenza di cancerogenicità è certa e il rene e la prostata come organi per cui l'evidenza di cancerogenicità è ancora limitata.
L'ACGIH propone per i composti del Cadmio un TLV specifico:
TWA 0.002 mg/m3 (R), A2
L' Italia stabilisce un valore limite di soglia per le 8 ore di 0,001 mg/m³ (misure transitorie TWA 0,004 mg/m³ fino a 11 luglio 2027) Decreto Ministeriale 11 febbraio 2021.