ARSENICO E COMPOSTI INORGANICI DELL'ARSENICO

Ultimo aggiornamento: 22/04/2021

Codice CAS
Classe IARC
1
Famiglia chimica
Sinonimi

Arsenic Compounds, Inorganic.

Caratteristiche generali

Storicamente la più grande esposizione occupazionale all’arsenico era nella fusione di materiali non ferrosi nei quali sono comunemente usati minerali arseniosi; assemblaggio di batterie; trattamento conservante a pressione del legno; industria del vetro e industria elettronica.
L'arsenico e i suoi composti inorganici sono stati utilizzati sin dal 1800 come pesticidi. Dal 1970 sono stati anche usati in medicina per curare psoriasi, asma e leucemia. Attorno agli anni '80 l'uso principale di questi composti era come conservante del legno. L'uso nel settore agricolo è dimunuito gradualmente negli ultimi anni. Altri usi comprendono il trattamento della pecora, la conservazione della pelle e la produzione di esche avvelenate; sono anche usati nella catalisi, nella pirotecnica, e nel passato come antivegetativi nelle vernici. Per quanto rigurda gli effetti sulla salute, tali composti sin dagli anni '80 sono classificati cancerogeni certi per l'uomo.
Gli organi bersaglio per i quali esiste sufficiente evidenza di effetti cancerogeni nell'uomo sono la cute, i polmoni e la vescica mentre l'evidenza è più limitata per reni, fegato e prostata. Questa valutazione vale per l'intera classe e non necessariamente è valida per tutti i singoli composti.

Il valore limite di soglia per le 8 ore è fissato a 0.01 mg/m3 (misure transitorie: per il settore della fusione del rame il limite si applica dall'11 luglio 2023). Decreto ministeriale 11 febbraio 2021.

Elenco lavorazioni collegate
Riscontri
LavorazioniLetteraturaCampionamentiRegistri di patologiaSIREPDitte e addetti
Autisti.   
Conservazione del legname e stagionatura artificiale.   
Conservazione, concia, preparazione, trattamento e rifinitura di pelli e cuoi.   
Corsi di istruzione e di formazione professionale.   
Costruzione di apparecchi e strumenti elettrici, elettromagnetici ed elettronici.   
Costruzione di apparecchi per illuminazione.   
Costruzione di apparecchiature telefoniche, telegrafiche, rice-trasmittenti, calcolatori elettronici, apparecchiature elettroniche in genere.   
Costruzione di carpenteria metallica e lavori in materiale metallico con posa in opera.   
Costruzione di impianti elettrici.   
Costruzione di strumenti di misura e di controllo.   
Costruzione di strumenti ottici.   
Costruzione di tubi catodici, lampadine, tubi a vuoto o a gas.   
Demolizione di macchinari, apparecchiature e attrezzature metalliche.   
Fabbricazione a macchina di vetreria comune e di vetri tecnici e speciali.  
Fabbricazione di vetro piano.   
Fabbricazione manuale di vetreria comune e di vetri tecnici e speciali.  
Finissaggio di fibre, filati, tessuti e articoli confezionati.   
Industria dei prodotti chimici inorganici ed organici.  
Industria dei prodotti tossici e corrosivi.   
Industria dell'oro e dei gioielli.   
Industria farmaceutica.  
Installazione, manutenzione e rimozione di impianti civili ed industriali.   
Laboratori di analisi.  
Lavorazione del terreno.   
Lavorazioni agricole particolari.   
Lavori di palificazioni, sondaggi, trivellazioni. Fondazioni speciali.   
Mattazione e macellazione.   
Opere di bonifica montana e valliva, sistemazione di bacini e torrenti.   
Personale addetto a centri di elaborazione dati, a centralini telefonici, a sportelli informatizzati, a registratori di cassa.   
Pirotecnia.   
Prima lavorazione dei metalli e delle loro leghe. Produzione di polveri metalliche.   
Produzione artistica in vetro.  
Produzione di coloranti e colori.   
Produzione di esplosivi da scoppio e da lancio; propellenti.   
Produzione di essenze e profumi senza distillazione.   
Produzione di gas compressi.   
Produzione di lana di vetro, scorie o rocce, di fondenti, vernici e smalti vetrosi.   
Produzione di manufatti a partire da lastre o altri semilavorati.   
Produzione di pitture e vernici.   
Produzione di prodotti fitosanitari.   
Produzione di vini.   
Produzione e lavorazione del vetro.   
Raccolta, depurazione e distribuzione dell'acqua.   
Rilevamenti e prospezioni.   
Seconda lavorazione e trasformazione del vetro cavo.   
Servizi di nettezza urbana. Esercizio di discariche e di inceneritori di rifiuti solidi urbani.   
Strutture sanitarie, ambulatori medici ed odontoiatrici, laboratori di analisi cliniche, stabilimenti idrotermali e strutture assistenziali.   
Trattamenti per la conservazione dei prodotti alimentari.   
Trattamento e lavorazione delle materie prime per la produzione di metalli e loro leghe.   
Vetrai. Seconda lavorazione e trasformazione del vetro piano.   
Riferimenti bibliografici
Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR). 2000. Monografie IARC: Vol. 1 (1972), Vol. 2(1973), Vol. 23 (1980); Vol 100 – Parte C (2012). U.S. Department of Health and Human Services Public Health Service National Toxicology Program. 10th Report on Carcinogens (2002).
Note aggiuntive
Associato nota A e E NOTA A Il nome della sostanza deve figurare sull'etichetta sotto una della denominazioni di cui all’allegato I [cfr. articolo 23, paragrafo 2, lettera a)]. Nell’allegato I è talvolta utilizzata la denominazione generale del tipo "composti di ..." o "sali di ...". In tal caso il fabbricante o qualsiasi persona che immette tale sostanza sul mercato è tenuto a precisare sull’etichetta, il nome esatto, tenendo conto del capitolo « Nomenclatura » della prefazione. Esempio: per BeCl2 (Einecs n. 232-116-4): cloruro di berillio. La direttiva stabilisce inoltre che i simboli, le indicazioni di pericolo e le frasi R e S da utilizzare per ciascuna sostanza siano tratte dall'allegato I [cfr. articolo 23, paragrafo 2, lettere c), d) e e)]. Per le sostanze che rientrano in un determinato gruppo di sostanze incluse nell'allegato I, i simboli, le indicazioni di pericolo e le frasi R e S da utilizzare devono essere tratti dalla rispettiva voce dell'allegato I. Per le sostanze che rientrano in più gruppi di sostanze incluse nell'allegato I, i simboli, le indicazioni di pericolo e le frasi R e S da utilizzare devono essere tratti dalla rispettiva voce dell'allegato I. Qualora due voci indichino due classificazioni differenti per lo stesso rischio, si utilizza la classificazione più restrittiva. Esempio: Classificazione gruppo 1: Repr. Cat. 1; R 61 Repr. Cat. 3; R 62 Xn; R 20/22 R 33 N; R 50-53 Classificazione gruppo 2: Carc. Cat. 1; R 45 T; R 23/25 N; R 51-53 Classificazione sostanza: Carc. Cat. 1; R 45 Repr. Cat. 1; R 61 Repr. Cat. 3; R 62 T: R 23/25 R 33 N; R 50-53 NOTA E Alle sostanze aventi effetti specifici sulla salute delle persone (cfr. capitolo 4 dell'allegato VI), classificate come cancerogene, mutagene e/o tossiche per il ciclo riproduttivo, appartenenti alle categorie 1 o 2, viene attribuita la nota E se sono classificate anche come altamente tossiche (T+), tossiche (T), o nocive (Xn). Per dette sostanze, le fasi di rischio R 20, R 21, R 22, R 23, R 24, R 25, R 26, R 27, R 28, R 39, R 40, R 48 e R 65 e tutte le combinazioni di questi frasi di rischio devono essere precedute dalla parola "anche". Esempi: R 45-23 " Può causare il cancro. Anche tossico per inalazione" R 46-27/28 "Può causare danni genetici ereditari. Anche altamente tossico a contatto con la pelle e per ingestione"
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