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Pubblicata la monografia INAIL “L’ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI NEI LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA”

La monografia (realizzata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’INAIL) ha l’obiettivo di descrivere ed analizzare il fenomeno dell’esposizione professionale ad agenti cancerogeni nel contesto occupazionale italiano.

Sono riportati i dati ottenuti da SIREP (Sistema informativo registri di esposizione professionale), uno strumento di registrazione e analisi del flusso dati previsto dall’art. 243 del d.lgs. n. 81/2008 relativo ai registri di esposizione professionale ad agenti cancerogeni in Italia. Il sistema si inserisce in un contesto internazionale di sorveglianza delle modalità e caratteristiche dell’esposizione ad agenti cancerogeni e si basa sulla raccolta, archiviazione ed analisi delle notifiche pervenute all’INAIL da parte dei datori di lavoro.

I risultati di ricerca in ambito occupazionale hanno spesso portato alla luce fattori di rischio presenti anche nell’ambiente e, quindi, di grande rilevanza per le politiche sanitarie di popolazione. Il sistema italiano (sorveglianza dell’esposizione e sorveglianza dei tumori di sospetta origine professionale) rappresenta un quadro conoscitivo fra i più articolati ed ampi nel panorama internazionale, una base conoscitiva importante per la prevenzione dei rischi e per la tutela degli esposti ad agenti cancerogeni.

La normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008 e introduzione s.m.i.) contiene prescrizioni specifiche e rigorose per la tutela dei lavoratori potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni e mutageni, considerata la loro pericolosità per la salute umana.

Non tutti i Paesi dell’Unione europea (Ue) dispongono di registri nazionali di esposizione occupazionale ad agenti cancerogeni riportanti informazioni sul numero di lavoratori esposti, su modalità e livelli di esposizione.

Il registro degli esposti a cancerogeni

In Italia il d.lgs. 629/1994, oltre a regolamentare per la prima volta in modo organico la tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ha introdotto l’obbligo di registrazione delle esposizioni professionali ad agenti cancerogeni. Al datore di lavoro, tramite il medico competente, è demandata la valutazione dei rischi, l’identificazione delle sostanze potenzialmente nocive per la salute dei lavoratori e, come conseguenza, la definizione del protocollo di sorveglianza sanitaria che prevede, tra l’altro, l’istituzione di un registro dei lavoratori esposti a sostanze cancerogene. Tale obbligo è stato poi definitivamente integrato con le altre norme in materia di sicurezza sul lavoro dal d.lgs. 81/2008. L’obiettivo principale dell’istituzione del registro è quello di individuare priorità e strategie finalizzate a promuovere interventi di prevenzione primaria nei luoghi di lavoro volti ad eliminare, o quanto meno a ridurre, il numero dei lavoratori esposti ed i livelli di esposizione a cancerogeni occupazionali.

La norma prevede che (tramite un applicativo web dedicato) l’Azienda invii all’INAIL e all’ASL di competenza una copia del registro e successivi invii periodici (con cadenza triennale) per la segnalazione delle variazioni intervenute dall’ultima comunicazione. I dati, interamente digitalizzati, sono raccolti nel sistema informativo SIREP.

SIREP (Sistema informativo registri di esposizione professionale)

Gli obiettivi principali del SIREP sono:

  • caratterizzare l’esposizione ad agenti cancerogeni nei luoghi di lavoro al fine di identificare le categorie lavorative e le aree territoriali a rischio per la salute dei lavoratori;
  • descrivere ed analizzare l’andamento dei livelli di esposizione e della diffusione del fenomeno nello spazio e nel tempo;
  • valutare l’efficacia delle misure di prevenzione e sicurezza adottate nel tempo e costruire una base di conoscenza per la conduzione di studi epidemiologici.

SIREP rappresenta uno strumento importante per azioni mirate alla riduzione dei rischi cancerogeni occupazionali e al miglioramento delle condizioni di lavoro. Fornisce, inoltre, una valida base di conoscenza per studi epidemiologici e indagini di approfondimento.

Possono accedere al registro degli esposti i medici competenti e gli operatori dell’ASL abilitati.

Conclusioni

L’analisi dei dati derivanti dal registro esposti rappresenta una sfida non solo per la medicina del lavoro ma anche per la sanità pubblica perché il tema della sicurezza e protezione dei lavoratori esposti al rischio cancerogeno è cruciale, soprattutto in relazione all’azione preventiva. L’identificazione delle categorie occupazionali maggiormente coinvolte nel rischio di esposizione a cancerogeni e la sorveglianza occupazionale su caratteristiche e andamento dell’esposizione nella popolazione lavorativa è un tema di sostanziale importanza per la definizione delle politiche di prevenzione e contenimento del rischio. L’INAIL contribuisce alla definizione del profilo di rischio per ciascun settore occupazionale e per ciascun agente cancerogeno nell’ambito delle azioni dell’autorità di governo volte alla prevenzione.

L’obiettivo è produrre una fotografia di aziende e lavoratori esposti a cancerogeni in Italia con stime solide su territorio italiano; determinare a quali livelli si verifica l’esposizione per settore e per gruppo occupazionale e se i livelli di esposizione variano geograficamente o all’interno di sottogruppi di popolazione (sesso, fascia d’età, ecc.).

Per approfondire

L’ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI NEI LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA – Quadro normativo, strumenti operativi e analisi del sistema informativo di registrazione delle esposizioni professionali (SIREP). INAIL, 2023